Affrontare il lavoro in quota significa operare in un territorio dove il margine di errore è pressoché inesistente. A certe altezze, la prevenzione non è semplicemente una scelta, ma una necessità inderogabile. Quando si parla di sicurezza in quota non ci si riferisce solo all’adempimento agli obblighi normativi. Per incrementare gli standard è fondamentale abbracciare una cultura della sicurezza che metta al primo posto il benessere dei lavoratori .
I principali rischi del lavoro in quota
La natura stessa del lavoro in quota introduce pericoli che vanno ben oltre il semplice rischio di caduta. Vediamo alcuni tra gli scenari potenzialmente più pericolosi che richiedono misure preventive e protettive specifiche.
Perdita di equilibrio
Spesso, lavorare in quota implica operare su superfici ristrette o instabili, dove un movimento mal calcolato può facilmente tradursi in una caduta.
Scivolamenti
Gli scivolamenti possono verificarsi per svariate ragioni, inclusa la presenza di liquidi o di detriti sulle superfici di lavoro.
Urti contro ostacoli
Durante una caduta, il rischio di urtare degli ostacoli incrementa notevolmente il pericolo di lesioni gravi.
Sospensione inerte
La sospensione inerte si verifica quando un lavoratore, arrestato da un sistema anticaduta dopo una discesa, rimane appeso all’imbracatura senza possibilità di auto-salvataggio. Questa condizione, se prolungata, può causare danni seri.
Per mitigare questi rischi è fondamentale implementare una serie di misure preventive e protettive, tra cui la formazione specifica per i lavoratori, l’uso di DPI adeguati come imbracature e linee vita, l’installazione di reti di sicurezza e l’adozione di protocolli di lavoro che minimizzino l’esposizione al rischio di caduta. Inoltre, la pianificazione dettagliata dei lavori in quota e la presenza di procedure di emergenza ben definite servono a garantire una rapida risposta in caso di incidente.
Analisi dei rischi
L’analisi e la valutazione dei rischi rappresentano la colonna vertebrale di qualsiasi strategia di sicurezza efficace, specialmente per lavori che si svolgono in quota. Questo processo non solo aiuta a prevenire incidenti ma assicura anche che le misure di sicurezza adottate siano proporzionate alla natura e alla gravità dei rischi identificati.
La fase di identificazione inizia con un’analisi dettagliata dell’ambiente di lavoro e delle attività da svolgere, passando in rassegna tutte le potenziali fonti di pericolo che potrebbero portare a cadute o lesioni (stabilità del terreno, condizioni meteorologiche, altitudine, presenza di ostacoli, ecc.). Si considerano anche i rischi meno evidenti, come quelli legati all’uso di attrezzature specifiche o alla possibile presenza di sostanze pericolose.
Dopo aver identificato i rischi, il passo successivo è valutare la loro gravità e la probabilità che si verifichino per stabilire delle priorità nell’adozione delle misure di prevenzione e protezione. La valutazione considera diversi fattori: l’esperienza passata, le statistiche di incidenti simili e le indicazioni fornite dalle normative di sicurezza.
Sulla base della valutazione dei rischi, vengono definite le misure preventive e protettive più appropriate, che possono variare da semplici pratiche operative come la delimitazione di aree di lavoro o l’installazione di dispositivi tecnici avanzati, come le linee vita o le reti di sicurezza.
L’obiettivo è ridurre il rischio a un livello il più basso possibile, preferendo sempre le soluzioni che eliminano il pericolo alla fonte.
DPI anticaduta
Elementi quali l’altezza di lavoro, la natura della superficie o dell’ambiente operativo e la durata dell’esposizione al rischio devono essere considerati per determinare i DPI anticaduta più adatti.
- Imbracature: sono uno degli elementi più importanti del sistema di protezione anticaduta, indispensabili per distribuire le forze di arresto della caduta in modo sicuro. La scelta dell’imbracatura deve considerare il comfort, la facilità di regolazione e la compatibilità con altri componenti del sistema anticaduta.
- Cordini e assorbitori di energia: questi componenti collegano l’imbracatura al punto di ancoraggio. Gli assorbitori riducono l’energia di una caduta, minimizzando il rischio di lesioni. La scelta deve tenere conto della lunghezza necessaria e della capacità di assorbire forze di impatto.
- Dispositivi di ancoraggio: devono essere scelti in base alla struttura su cui verranno fissati, assicurando che possano sostenere almeno il doppio del peso previsto in caso di caduta.
Verifiche periodiche dei DPI
I DPI anticaduta devono essere sottoposti a verifiche periodiche per assicurare che mantengano la loro integrità e funzionalità. Questi controlli si dividono in ispezioni visive quotidiane effettuate dagli operatori e analisi più approfondite eseguite da personale qualificato.
- Ispezioni quotidiane: ogni lavoratore dovrebbe controllare visivamente i propri DPI prima dell’uso, cercando segni di usura, danni ai materiali, cuciture compromesse o componenti danneggiati.
- Controlli periodici: almeno una volta l’anno i DPI dovrebbero essere sottoposti a un’ispezione da parte di un professionista qualificato. Questo esame approfondito valuta l’integrità del dispositivo, comprese le parti non immediatamente visibili durante i controlli quotidiani. In caso di eventi accidentali, i DPI devono essere immediatamente ritirati dal servizio e sottoposti a un’ispezione speciale per valutare eventuali danneggiamenti.
La documentazione relativa alle ispezioni è altrettanto importante: ogni controllo dovrebbe essere registrato, creando un archivio che tracci la storia di ciascun DPI. Questo non solo garantisce la conformità con le normative di sicurezza ma fornisce anche un prezioso database per valutare la durata effettiva dei dispositivi e pianificare sostituzioni preventive.
Linee vita
Le linee vita rappresentano un’altra componente fondamentale nella prevenzione per chi lavora in quota. Questi sistemi di ancoraggio, che si distinguono in orizzontali e verticali, offrono un punto di connessione sicuro per i lavoratori, permettendo loro di muoversi con maggiore libertà, pur garantendo protezione. La loro importanza nel contesto della sicurezza sul lavoro non può essere sottovalutata.
Tipologie di linee vita
- Linee vita orizzontali: sono ideali per coperture, ponteggi e altre strutture dove i lavoratori devono spostarsi lungo un piano orizzontale. Queste linee offrono flessibilità di movimento ed è possibile installarle in modo temporaneo o permanente, a seconda delle necessità.
- Linee vita verticali: vengono utilizzate principalmente su strutture come torri, scale fisse e pali. Queste linee guidano il movimento verticale del lavoratore, garantendo protezione durante la salita o la discesa.
Progettazione e installazione delle linee vita
La progettazione e l’installazione delle linee vita richiedono standard tecnici da rispettare per assicurare che il sistema possa sostenere le forze generate in caso di arresto di caduta senza cedere o danneggiarsi. Inoltre, la posizione delle linee vita e la scelta dei punti di ancoraggio devono essere valutate attentamente per ridurre al minimo il rischio di caduta libera e di impatto contro ostacoli.
Ispezioni e manutenzione
Le ispezioni regolari delle linee vita servono a garantire la loro integrità e funzionalità nel tempo. Questi controlli devono essere effettuati da personale qualificato e includere:
- Verifica dell’integrità strutturale: controllo di corde, cavi, ancoraggi e di tutti i componenti del sistema per individuare segni di usura, corrosione o danni.
- Funzionalità dei dispositivi di connessione: assicurarsi che moschettoni, carrucole e altri componenti operino correttamente, senza impedimenti o malfunzionamenti.
- Adeguamento agli standard vigenti: confermare che l’installazione rispetti le normative di sicurezza attuali.
È responsabilità dei datori di lavoro assicurare che tutte le misure preventive siano non solo messe in atto, ma anche continuamente aggiornate per rispecchiare qualsiasi cambiamento nelle condizioni di lavoro o nelle normative vigenti.